venerdì 15 aprile 2016

La resistenza raccontata ai bambini


Con Fulmine, cagnolino partigiano in cerca del padrone.

Non è facile raccontare la Resistenza ai bambini. Ci riesce la scrittrice e insegnante Anna Sarfatti, che con il fratello Michele, ha scritto il libro “Fulmine, un cane coraggioso”, illustrato da Giulia Orecchia e pubblicato da Mondadori.

É una storia ambientata durante la Resistenza e sui partigiani che hanno combattuto contro il nazi-fascismo vista - e raccontata – attraverso gli occhi di Fulmine, un cagnolino partigiano.
Il volume vuole far conoscere ai bambini questo importante capitolo della storia del nostro Paese che rischia di essere dimenticato. Momento che in Italia ha permesso la nascita della democrazia e della Costituzione.

Il valore del libro è stato riconosciuto anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che attraverso una lettera scritta agli autori, oltre che far loro i complimenti, dice: «Solo la conoscenza della nostra storia farà di loro (i bambini) dei buoni cittadini dell'Italia unita».

Di primaria importanza la collaborazione con Michele Sarfatti, storico: «Mi ha dato i binari – racconta l'autrice – che sono diventati il punto di riferimento sui quali costruire la storia di Fulmine: un ponte saltato, un corpo non sepolto, Radio Londra e altri. Seguendo le vicende di Fulmine, fantastiche ma storicamente realistiche che si concludono con la festa del 25 aprile 1945, i bambini possono farsi una prima idea di cosa fu la Resistenza, delle sue ragioni e della sua importanza».

Aldo e Nico sono i padroni di Fulmine. Sono andai in montagna per raggiungere i partigiani e il cagnolino va alla loro ricerca. Percorre le tappe della vita dei ribelli, supera pericoli, incontra staffette e traditori. Una storia piena di suspence e di azione che si presta benissimo a diventare un cartone animato. Il libro contiene anche documenti, fotografie e un inquadramento storico della Resistenza per gli insegnanti.

Il volume - già presentato in varie città - il 5 marzo, parteciperà al ciclo di “Letture&scritture di scuola”, incontri pomeridiani di presentazione e discussione di libri per la scuola (programma tra gli allegati). L'iniziativa, promossa dalla sezione provinciale  dell'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) e dall'associazione “Proteo fare sapere”, si tiene a Firenze alle 16.45 nel salone Camera del lavoro regionale in Via Pier capponi, 7.


Anna Sarfatti ha pubblicato una ventina di libri per bambini. Tra questi: "La Costituzione raccontata ai bambini", e con l'ex magistrato Gherardo Colombo, "Sei stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini" e "Educare alla legalità". 


Maiolati Spontini, venerdì 15 aprile 2016

mercoledì 13 aprile 2016

25 aprile...


Che cos’è il 25 aprile? Perché gli autobus hanno le bandierine dell’Italia sul “muso” e non si va a scuola? Perché si canta Bella ciao? Per rispondere a queste e altre domande, esce I miei primi 25 aprile, il nuovo progetto della piccola casa editrice bolognese L’Io e il Mondo di TJ.
Con entusiasmo tre grandi personalità hanno accolto l’invito a raccontare ai bambini la Resistenza, la Liberazione, i Partigiani: sono il regista Bernardo Bertolucci e i partigiani Ibes Pioli “Rina” e Renato Romagnoli “Italiano”.
Attraverso i loro ricordi I miei primi 25 aprile  vuole spiegare ai giovanissimi una storia che è ormai uscita dalle narrazioni familiari con la scomparsa della generazione che l’ha vissuta. Proprio per questo L’Io e il Mondo di TJ ha ritenuto indispensabile ripartire da qui: dai bambini che oggi hanno 6-10 anni e sono probabilmente la prima generazione i cui nonni e nonne non hanno vissuto gli anni del fascismo e della guerra.
Per evitare un’esposizione astratta e di difficile comprensione Bernardo Bertolucci, “Rina” e “Italiano” hanno trovato le “chiavi” giuste per raccontare ai più piccoli questo fondamentale momento di storia italiana, i suoi protagonisti, ma soprattutto il suo significato, proprio ora che è più forte il rischio di perdere il contatto con ciò che è stato e il suo valore. Anche assumendosi la responsabilità e il rischio di fare qualche astrazione e attualizzazione.
E se per Rina e L’Italiano si è trattato di riportare a galla episodi di vita vissuta, Bernardo Bertolucci ha usato pennellate emotive e romantiche per colorare ricordi personali, a cominciare Novecento.
Un aiuto prezioso, infine, è arrivano da Claudio Silingardi direttore dell’ Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia (Insmli), che ha fornito la consulenza storica. A cosa resiste un bambino? Per cosa parteggia una bambina? Cosa significa per loro essere liberi? Partendo da queste domande I miei primi 25 aprile  prova a far capire ai piccoli come nasce e cos’è la Resistenza. A cosa si “resisteva” allora e perché. Quale la libertà che i ragazzi di allora volevano e per cui hanno combattuto. Quali le libertà dei bambini di oggi, che forse hanno, e forse no. O forse neppure sanno di avere o di non avere.
Nella settimana precedente il 25 aprile, il piccolo volume verrà distribuito gratuitamente alle famiglie con bambini alle casse di tutti gli oltre 400 punti vendita di Coop Alleanza 3.0.-
Il libro è inoltre acquistabile sul sito della casa editrice www.tjidee.it e nelle librerie online, o si può ordinare in tutte le migliori librerie.


 Maiolati Spontini, mercoledì 13 aprile 2016

sabato 2 aprile 2016

Comitato per il SI' Referendum 17 aprile 2016


La Corte Costituzionale ha accettato il quesito referendario relativo alla durata delle attività petrolifere nelle acque territoriali.

“Stop alle trivelle”
Nasce nella Mediavallesina il Comitato per il
SI’

Ieri sera a seguito di un’assemblea partecipata, che si è tenuta presso la sede dell’Avis di Moie, si è costituito il Comitato del SI' della Vallesina composto dai tre partiti promotori (PCdI, RC, SEL) da Legambiente e da ANPI Mediavallesina sez. di Moie e da altri cittadini.



Durante l’assemblea sono stati sintetizzati i principali motivi a sostegno del SI’: intanto le fonti fossili rappresentano il passato, è tempo che il governo investa su un modello energetico pulito, rinnovabile e democratico, l’estrazione di idrocarburi è un’attività inquinante che mette a rischio la fauna marina e la bellezza del nostro paesaggio, senza fornire nessun beneficio durevole per il nostro Paese, infatti le riserve di petrolio e di gas sul nostro territorio sono molto ridotte, la particolare conformazione del mar Mediterraneo non permetterebbe di smaltire in alcun modo eventuali sversamenti di idrocarburi provocati da incidenti, infine trivellare il nostro paese è un affare solo per i petrolieri, le ricchezze degli italiani sono il turismo, la pesca, l’agricoltura biologica, la produzione di alimenti di qualità, tutte cose che sarebbero messe in serio pericolo dalle trivellazioni.


Tutti i presenti sono stati concordi nel ritenere che la prima battaglia da vincere è quella dell’astensionismo, infatti nonostante numerose forze politiche, associazioni, movimenti e ben nove Regioni tra cui la nostra abbiano già lanciato l’appello per fermare le trivelle, la campagna referendaria sembra sottotraccia. 



Dobbiamo convincere le cittadine e i cittadini, non solo della bontà delle nostre ragioni, ma anche della necessità di partecipare, esercitando così un potere attribuito al popolo proprio dalla nostra Costituzione.


Il Comitato sarà presente con volantini informativi il 5 ed il 12 Aprile presso il mercato settimanale di Moie ed invita tutti i cittadini il 15 Aprile presso la Sala Università della Fondazione Colocci per il convegno di chiusura della campagna referendaria.



Maiolati Spontini, venerdì 1 aprile 2016

La segreteria Comitato del  SI’ Mediavallesina

Resistenza culturale con Vinicio Capossela!

Vinicio Capossela


“La musica può essere un’occasione di resistenza culturale”. Così ha detto Vinicio Capossela commentando per HuffingtonPost l’iniziativa dello Sponz Fest , il festival culturale da lui ideato e diretto in Irpinia per HuffingtonPost.

Quasi come un sottotitolo alla manifestazione, che si chiude oggi 31 agosto, una frase che ne accompagna il titolo e racchiude anche il vernacolo campano, anche se espressa in italiano: “Mi sono sognato il treno”.



Lo spunto dal quale è partita l’idea di Capossela è stata proprio la carenza di una linea ferroviaria, che una volta invece alimentava la vita di quei luoghi, quando la linea Avellino-Rocchetta collegava quei paesi con Milano, Torino e addirittura con la Germania. È l’iniziativa del cantautore racchiude la possibilità di accendere i riflettori su quello che lui definisce “la coltivazione del vuoto”. Il vuoto è una caratteristica naturale di quei posti, chiamati anche “le terre dell’osso”, isolati per una conformazione orografica naturale. I piccoli centri di Calitri, Aquilonia, Andretta, Cairano, Conza Della Campania, Lioni, Monteverde, Morra de Sanctis e Teor, paesi che hanno ospitato il festival, si stagliano in mezzo a montagne separate da valli e dirupi scoscesi, quasi polis dell’antica Grecia, in mezzo ad una natura ancora incontaminata. Un tempo erano collegati da una ferrovia, che anche dal punto di vista ingegneristico era un trionfo delle abilità umane. Vi sono alcuni ponti realizzati solo con bulloni, esattamente come la torre Eiffel. Un sacrificio e un investimento di energie che va comunque coltivato per evitare di farli sprofondare nell’isolamento.
La cultura musicale, può tanto da questo punto di vista. Certo non Verdi o Bach, ma proprio la musica popolare delle radici. La musica che essendo come un linguaggio è l’unica cosa che mantiene vivo il territorio e la propria cultura. Se non muore la musica non muore la cultura e non muore il posto. Anche per questo Vinicio Capossela e la Banda della Posta si sono esibiti come l’anno scorso a Calitri per lo Sponz Fest, in un concerto gratuito. Quest’anno sono state aggiunte alle celebri canzoni del direttore artistico della manifestazione, e alle polke, alle quadriglie e alle mazurke della banda del gruppo postale, anche un repertorio che attinge alle musiche folk, al canto sociale e di lavoro, al canto anarchico e alle canzoni di guerra, nel centenario del conflitto mondiale, senza dimenticare i cantanti dell’emigrazione ferroviaria degli anni ’60.
È sempre stata parte della giornata della vita dei contadini, sia nei momenti di lavoro, che nei momenti di riposo e di ricreazione. E non solo in mezzo ai lupi delle montagne dell’Irpinia, dove comunque per secoli ha costituito uno dei pochi mezzi di trasmissione di codici culturali, ma ha seguito passo passo l’evoluzione dell’uomo accompagnando tutti i momenti che hanno segnato dei momenti di svolta e di crescita. In fondo anche la cosiddetta musica colta, la musica classica, ha visto la sua nascita, intesa come conquista di una autonomia, dalla rivoluzione francese. Il nome della manifestazione viene da un termine dialettale “sponzare”, che significa inzuppare, da spugna, che viene ancora oggi usato in riferimento all’ammollamento dello stoccafisso nell’acqua.
Il riferimento nell’ ambito musicale è tutto riferito a quell’ imbeversi di musica, di storie, di racconti, di emozioni e chiaramente di cultura. Tutto legato ad un’immagine che è proprio la sintesi del viaggio emotivo: il treno.

Una programmazione anche ricca di scambi culturali intorno alla magia della parola, parole come treno, migrazione e immigrazione, viaggio attesa e paesaggio, che in sé portano il principio della narrazione. Un lungo confronto sociale portato avanti da grandi nomi della nostra cultura, con sullo sfondo la musica garbata, ironica e affatto leggera di Capossela, un insolito poeta dei nostri giorni.

Moie, sabato 2 aprile 2016

sabato 26 marzo 2016

Partigiana Gabriella della Brigata Cesare Battisti

Tina Anselmi



Nata il 25 marzo 1927
Auguri alla Partigiana Gabriella della Brigata Cesare Battisti, auguri alla "donna di Stato" Tina Anselmi, auguri alla Signora Tina!

Nata a Castelfranco Veneto (Treviso) il 25 marzo 1927, insegnante, sindacalista, esponente della DC, più volte ministro.
La notorietà di Tina Anselmi non deriva tanto dal contributo da lei personalmente dato alla Resistenza, quanto dall’attività politica da lei svolta nel dopoguerra. Eppure proprio la guerra partigiana ha determinato le sue scelte. Tina Anselmi, infatti, decise da che parte schierarsi quando, giovanissima, vide un gruppo di giovani partigiani portati al martirio dai fascisti che li impiccarono. Divenne così staffetta della brigata autonoma “Cesare Battisti” e del Comando regionale del Corpo volontari della libertà. Nel 1944 si iscrisse alla DC e - non si era ancora laureata in lettere all’Università Cattolica di Milano - partecipò attivamente alla vita del suo partito, non dimenticando mai le ragioni profonde della sua scelta antifascista. Tina Anselmi è stata via via dirigente sindacale dei tessili, incaricata dei giovani nella DC, vice presidente dell’Unione europea femminile. Parlamentare dalla V alla X legislatura eletta nella Circoscrizione Venezia-Treviso, ha fatto parte delle Commissioni Lavoro e previdenza sociale, Igiene e sanità, Affari sociali, occupandosi molto dei problemi della famiglia e della donna. Ha inoltre presieduto per due volte la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia P2. Tina Anselmi è stata tre volte sottosegretaria al Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, una volta ministra del Lavoro, due volte ministra della Sanità. Si deve a lei la legge sulle “pari opportunità” ed è stata tra gli autori della riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 2004 ha promosso la pubblicazione del libro intitolato Tra città di Dio e città dell’uomo. Donne cattoliche nella Resistenza veneta di cui ha scritto l’introduzione e un saggio.


Moie, venerdì 25 marzo 2016

venerdì 18 marzo 2016

I sindaci di Barcellona, Lesbo e Lampedusa si accordano per aiutare i rifugiati


"Coltivare la memoria e riscoprire il valore della Resistenza oggi 

per mantenere vivo il fiore della democrazia"




Di fronte all’immobilismo e alla mancanza di risposta degli stati europei rispetto alla crisi umanitaria dei rifugiati, il Comune di Barcellona ha stretto un accordo di collaborazione con Lesbo (Grecia) e Lampedusa (Italia), le due isole del Mediterraneo dove negli ultimi anni sono arrivati più profughi, offrendo loro tutto il suo appoggio. Ha inoltre destinato un contributo urgente e straordinario di 300.000 euro agli enti e alla ONG che stanno lavorando nel Mediterraneo per assistere i rifugiati.
Questi accordi, firmati il 16 marzo a Barcellona dal sindaco Ada Colau, dal sindaco di Lampedusa Giuseppina Nicolini e da quello di Lesbo Spyros Galinos, assicurano l’aiuto del Comune di Barcellona per tutti gli aspetti tecnici, logistici e di appoggio sociale e ambientale che queste città possono richiedere per gestire il  forte impatto sul territorio e la popolazione rappresentato dall’arrivo in massa di persone che cercano rifugio in Europa. Prossimamente i tecnici di questo piano visiteranno Melilla (città spagnola in Marocco, dove una barriera di filo spinato ostacola l’immigrazione, N.d.T.) per analizzare possibili azioni da intraprendere in questo ambito.
Ada Colau ha spiegato che questa iniziativa, inquadrata nel piano “Barcellona città rifugio”, nasce dalla necessità delle città di “proteggere i diritti umani. Ci sentiamo direttamente chiamati in causa davanti a un’Unione Europea che sta fallendo, come lo stato spagnolo, impedendo la ricollocazione dei rifugiati e non predisponendo un passaggio sicuro”. Colau ha anticipato che si lavorerà anche per organizzare ricollocazioni dirette tra città.
“Barcellona ha già fatto tutto quello che stava nelle sue mani: abbiamo chiesto allo Stato di agire. Abbiamo aumentato i fondi destinati agli enti che stanno lavorando con i rifugiati e raccolto tutta la solidarietà dei cittadini risvegliata da questa situazione. Adesso però bisogna fare qualcosa di più. Davanti alla lampante inerzia dell’Europa, è ora che le città facciano sentire la loro voce”. Colau ha ringraziato i due sindaci, che stanno gestendo la crisi dei rifugiati nei loro comuni. “Loro sì che ci rappresentano” ha dichiarato.
Il sindaco di Lampedusa, Giuseppina Nicolini, ha espresso la fiducia che l’accordo con Barcellona permetta di gettare le basi per un lavoro comune dei popoli del Mediterraneo coinvolti in questa crisi. “Dobbiamo creare una nuova visione del nostro Mediterraneo e cambiare l’immagine che l’Unione Europea vuole farci vedere, ossia il mare come frontiera.”
Il sindaco di Lesbo Spyiros Galinos ha sottolineato l’importanza di indicare “la vera radice del problema: le bombe che cadono sulla Siria. Le persone che sbarcano sulle nostre coste sono vittime”. Galinos ha rivendicato la necessità che l’Europa fermi il traffico di esseri umani e combatta la xenofobia crescente e ha ricordato che l’isola di Lesbo “non ha perso la sua bellezza, anzi. Continuiamo a conservare la nostra natura e la bellezza della solidarietà della nostra gente”.
Nel settembre scorso Barcellona ha lanciato il piano “Barcellona città rifugio”, davanti alla grave situazione causata dall’arrivo in massa in Europa di persone in fuga da paesi in guerra come la Siria, l’Afghanistan, l’Eritrea e l’Iraq. Molte arrivano via mare e questo sta provocando migliaia di morti nel Mediterraneo e creando una situazione di grave vulnerabilità per chi decide di dirigersi verso nord attraverso i paesi europei.
Nel febbraio di quest’anno il coordinatore del piano Ignasi Calbó e il direttore di Giustizia Globale del Comune di Barcelona David Listar hanno visitato Lesbo e Lampedusa per offrire l’aiuto della città catalana. Questo primo contatto ha portato alla firma dell’accordo attuale, che si andrà sviluppando nei prossimi mesi man mano che si definiranno le necessità dell’isola greca e di quella italiana.
Per quanto riguarda gli aiuti, la richiesta più urgente di Lesbo è una consulenza per smaltire i rifiuti: l’afflusso di masse di persone che arrivano in barca ha portato all’abbandono sulla costa di enormi quantità di materiale in gomma e giubbotti di salvataggio, provocando un forte impatto ambientale in un territorio che non è pronto ad affrontare e risolvere il problema. Si sono già tenute le prime riunioni e prossimamente gli esperti di ambiente del Comune di Barcellona inizieranno la loro attività di consulenza.
L’accordo comprende anche la possibilità di avviare programmi di promozione economica per aiutare i Comuni a generare occasioni di rilancio dell’economia interna, danneggiata dalla situazione e dall’abbandono da parte dell’Unione Europea.
Il Comune di Barcellona ha anche avviato colloqui per mettere in contatto questi due piccoli municipi europei con altri attori della città che hanno espresso la volontà di collaborare davanti alla crisi dei rifugiati, come il Futbol Club Barcelona, l’Area Metropolitana e la Deputazione (il Consiglio Provinciale, N.d.T.), un contatto che potrà contribuire ad ampliare la gamma di possibili aiuti.
Oltre ad impegnarsi a fornire questi aiuti tecnici, il Comune di Barcellona ha espresso la volontà di far sentire la sua voce alle istituzioni europee e internazionali di cui fa parte, o nelle occasioni in cui viene invitato, perché le richieste di Lesbo e Lampedusa siano ascoltate. Concretamente Barcellona è stata invitata a partecipare in aprile a un gruppo di lavoro della Commissione Europea su migranti e rifugiati insieme alle città di Atene, Helsinki, Amsterdam e Berlino.
Aiuto diretto per la crisi umanitaria in Europa
Oltre agli aiuti e alla collaborazione concordati con Lesbo e Lampedusa e davanti alla crisi umanitaria che si sta vivendo in questi giorni in Grecia per la chiusura della rotta balcanica, con migliaia di persone bloccate a Idomeni, alla frontiera con la Macedonia, il Comune di Barcellona ha deciso di aumentare con altri 200.000 euro il fondo di 100.000 euro destinato alle ONG che stanno assistendo i rifugiati all’interno dell’Unione Europea. Questi stanziamenti si aggiungono ai 390.000 euro già destinati a vari progetti di assistenza ai rifugiati all’origine o in viaggio.
Con questa decisione si punta a rafforzare la capacità di azione umanitaria degli enti che lavorano nel contesto della crisi dei rifugiati nel Mediterraneo, per migliorare le condizioni di vita dei richiedenti asilo in transito verso l’Europa. Gli interventi nel territorio dell’UE dovranno puntare a soddisfare le necessità di cibo e riparo delle persone in transito.
Il Comune inizierà anche a definire una possibile collaborazione con l’aiuto diretto dei cittadini e del volontariato, per canalizzare gli aiuti umanitari per le persone in transito attraverso le realtà che agiscono sul campo e in base alle necessità da esse rilevate.
Il Comune ha aumentato anche i fondi per la prima accoglienza dei rifugiati presenti in città, gestiti da un servizio che si occupa di alloggi, assistenza legale, lavoro sociale e sostegno psicologico e offre un servizio di traduttori e interpreti.
Attraverso gli enti che lavorano con l’accoglienza dei rifugiati, il Comune di Barcellona ha infine raddoppiato i posti per ospitarli in città e ha messo in moto un programma di assistenza per chi è rimasto escluso dagli aiuti statali, finanziandolo con 300.000 euro.
Ufficio stampa del Comune di Barcellona



 Moie, venerdì 18 marzo 2016





lunedì 14 marzo 2016

Verbale assemblea iscritti e simpatizzanti ANPI Mediavallesina di lunenedì 21 febbraio 2016

"Coltivare la memoria e riscoprire il valore della Resistenza oggi 

per mantenere vivo il fiore della democrazia"


Il giorno lunedì 21 febbraio 2016, presso la sede provvisoria della Proloco di Moie, in Via Carducci, alle ore 21:00, si è svolta l'assemblea degli iscritti e simpatizzanti ANPI Mediavallesina per discutere il seguente ordine del giorno:

1.            RELAZIONE DEL PRESIDENTE SUL CONGRESSO DI SEZIONE
2.            ELEZIONE COMITATO DIRETTIVO
3.            INIZIATIVA PER LA GIORNATA CONTRO IL RAZZISMO
4.            ORGANIZZAZIONE 25 APRILE CON ANPI JESI
5.            VARIE ED EVENTUALI

Presenti alla riunione: Patrizia Renzi, Valentina Baiocco, Cuicchi Tiziana, Anahita Dowlatabadi Hoseinpur, Francesca Brancatelli,  Mauro Cellottini
Alla riunione partecipano anche i signori Cuicchi Araldo, Bellini Dino e  Riccardo Maderloni dell' Anpi di Serra San Quirico.
Ad una parte della riunione intervengono due rappresentanti della Prolo Loco di Moie per accordi sulla giornata del 25 aprile.



1. La presidente Patrizia Renzi illustra con una breve relazione il Congresso di sezione svoltosi il giorno 7 febbraio 2016 presso il Palazzo dei congressi di Iesi, insieme alla sezione Anpi di Iesi. Sottolinea come si sia rivelata assai positiva l'esperienza che ha permesso di condividere con un'Anpi storica come quella di Iesi un evento cui hanno partecipato rappresentanti di diverse associazioni del territorio, i quali hanno preso la parola dopo gli interventi del Presidente della sezione di Iesi, Daniele Fancello e della presidente della sezione di Moie Mediavallesina, Patrizia Renzi.


Dal documento politico che è stato redatto redatto emerge quanto segue:
  la necessità di una formazione dei  dirigenti Anpi
  la proposta  che le sezioni Anpi di Iesi, Moie e Serra San Quirico si facciano promotrici di un comitato per il no alla riforma costituzionale
  l'opportunità di sollecitare le istituzioni al rispetto della legge Scelba, sul reato di apologia del fascismo e della legge Mancino contro razzismo e xenofobia, contro l'imperversare di movimenti che si rifanno all'ideologia fascista.



Il Il signor Maderloni prende la parola, concordando pienamente sui tre punti sopra esposti. Sottolinea che attualmente la funzione dell'Anpi è non solo quella di ricordare i partigiani, ma anche di formare le coscienze, attivandosi sui temi e sui problemi attuali, della violenza di genere, di quanto accade in Siria,  in Egitto e in altre parti del mondo, richiamandosi alle leggi ma soprattutto facendo opera di educazione.

2.  Si procede quindi all'elezione del Comitato direttivo di sezione e le relative cariche:
    Presidente: Renzi Patrizia.
    Vicepresidente: Cuicchi Tiziana
    Segretario: Baiocco Valentina
    Tesoriere: Brancatelli Francesca
    Grafica e addette stampa: Grazi Grazia e Dowlatabadi Hoseinpur  Anahita



Vengono individuate come rappresentanti della sezione Moie Mediavallesina al Congresso provinciale il 28 febbraio 2016 Patrizia  Renzi, Tiziana Cuicchi e Valentina Baiocco.


   3.    In occasione della settimana (dal 14 al 22 marzo) contro la discriminazione razziale, l'Anpi di Moie Mediavallesina in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali, alla Casa delle culture e alla Biblioteca La Fornace, organizzerà il giorno 23 marzo, alle ore 21:00, presso la locale biblioteca, un evento dal titolo "Spegni il pregiudizio, accendi la mente" con poesie, danze, racconti, musiche "senza confini",  sul tema del razzismo, della discriminazione, delle diversità come fonte di ricchezza. Patrizia e Valentina si occuperanno della selezione di brani e poesie.

4. Si prendono quindi accordi  con i rappresentanti della Pro Loco, invitati per organizzare la giornata del 25 aprile. Il progetto dell'Anpi di Iesi, al quale ci uniremo, "La memoria va in bici",  prevede la partecipazione di tutte le classi terze della Scuola Secondaria di primo grado di Iesi, lungo un percorso ciclistico che toccherà i luoghi testimoni di episodi della resistenza iesina, quindi lungo la ciclabile fino a Moie, dove saranno ricordati i due partigiani Augusto Chiorri e Libero Leonardi. La nostra associazione e la Pro Loco collaboreranno organizzando anche il pranzo e mettendo in atto iniziative per il pomeriggio.
L'arrivo da Iesi  è previsto per le ore 12,45, al monumento ai caduti dove è accaduto l'eccedio, in piazzetta S. Maria, dove parteciperanno con una performance gli alunni delle terze medie delle scuole di Moie. Seguirà il pranzo in piazza Kennedy. Saranno prese in considerazione, in base al costo, diverse soluzioni (panini, pastasciutta...), anche in base al numero dei partecipanti, visto che la piazza non è in grado di contenere più di 250/300 posti circa. Sarà pertanto necessario richiedere le adesioni  per definire partecipanti. Si contatteranno gruppi musicali per allietare il pomeriggio (Coro 24 marzo di Matelica, la Gang...).  L'Amministrazione comunale offrirà l'utilizzo della piazza e il patrocinio dell'evento. Anche l'Anpi di Serra San Quirico e l'Anpi di Cupramontana offrono la disponibilità a collaborare agli eventi futuri (uscite sul territorio nei luoghi della memoria, i sentieri dei partigiani...)



5.   In occasione della ricorrenza dei 70 anni del voto alle donne, per la festa delle donne, 8 marzo, sarà predisposto un volantino e relativo comunicato stampa preparato dall'Anpi Mediavallesina, da diffondere sul territorio e su Internet

 Alle ore 23:00 l'assemblea si conclude.


Moie, Lunedì 14 marzo 2016